Giorgio Colarizi
Nato a Fermo il 7 luglio 1912 e morto ivi il 23 febbraio 1999, Giorgio Colarizi è stato musicista, musicologo, pedagogista e didatta. L’eclettica versatilità, cifra distintiva della personalità assieme alla vastità degli interessi culturali e alla profonda erudizione, lo ha portato a svolgere un ruolo rilevante nella cultura musicale italiana della seconda metà del Novecento.
Iniziato lo studio della composizione con Amilcare Zanella, lo prosegue poi a Roma con Cesare Dobici, ma diplomandosi sempre al Rossini di Pesaro nel 1938; nel 1937 frequenta presso l’Accademia Chigiana di Siena i corsi di perfezionamento di Pianoforte con Alfredo Casella e di Musica d’insieme con Arturo Bonucci. Avviato agli studi classici, si laurea in Giurisprudenza (1935) presso la Regia Università di Macerata, a pieni voti e lode, con una tesi in diritto civile sul tema del diritto d’autore nelle opere di collaborazione musicale e cinematografica. In seguito frequenta il corso di Filosofia all’Università di Roma nel periodo 1948-51 completando il curriculum di esami.
Ancora inesplorata appare la sua consistente opera compositiva, tributaria del clima espressivo che ha nella scuola italiana della Generazione dell’Ottanta l’originale riferimento estetico, con lavori per solo pianoforte, canto e pianoforte, e strumentali per piccolo organico. In armonia con la sua vocazione per la didattica ha raccolto, armonizzato e tradotto un vastissimo corpus di musiche corali italiane e straniere con speciale attenzione ai repertori popolari. [Vincenzo Caporaletti ed Ugo Gironacci]
Iniziato lo studio della composizione con Amilcare Zanella, lo prosegue poi a Roma con Cesare Dobici, ma diplomandosi sempre al Rossini di Pesaro nel 1938; nel 1937 frequenta presso l’Accademia Chigiana di Siena i corsi di perfezionamento di Pianoforte con Alfredo Casella e di Musica d’insieme con Arturo Bonucci. Avviato agli studi classici, si laurea in Giurisprudenza (1935) presso la Regia Università di Macerata, a pieni voti e lode, con una tesi in diritto civile sul tema del diritto d’autore nelle opere di collaborazione musicale e cinematografica. In seguito frequenta il corso di Filosofia all’Università di Roma nel periodo 1948-51 completando il curriculum di esami.
Ancora inesplorata appare la sua consistente opera compositiva, tributaria del clima espressivo che ha nella scuola italiana della Generazione dell’Ottanta l’originale riferimento estetico, con lavori per solo pianoforte, canto e pianoforte, e strumentali per piccolo organico. In armonia con la sua vocazione per la didattica ha raccolto, armonizzato e tradotto un vastissimo corpus di musiche corali italiane e straniere con speciale attenzione ai repertori popolari. [Vincenzo Caporaletti ed Ugo Gironacci]
Il Conservatorio, in riconoscenza del munifico dono alla propria Biblioteca del suo prezioso fondo musicale per tramite della cólta e lungimirante consorte Rosanna Colarizi Graziani nata Checchia, ha a lui dedicato l’aula 102 di Storia della Musica a perpetua memoria.
Il suo fondo è pervenuto alla biblioteca del Conservatorio per espressa volontà del maestro fermano, che ha trascorso gli ultimi anni della sua vita nella città natale. In esso, in corso di catalogazione, vi si trova la sua biblioteca musicale, per metà costituita dal lascito del nonno Giovanni Battista Colarizi, maestro di banda a Fermo e già direttore di banda a S.Angelo in Lizzola (Pesaro), San Severino Marche e Montefiore dell’Aso. Vi sono anche unità bibliografiche provenienti dalla biblioteca Gigliucci-Novello.